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Da capannone industriale a centro artistico, il nuovo progetto di OMA per Detroit

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Un capannone industriale del ‘900 sede di un panificio avrà nuova vita grazie al progetto di OMA. Una riconversione che doterà la città di Detroit, nell’East Village, di un hub artistico ad uso misto.

L’OMA(Office for Metropolitan Architecture) che vanta partners del calibro di Rem Koolhaas, Elia Zenghelis, Zoe Zenghelis e Madelon Vriesendorp, e con sette sedi in tutto il mondo, dal 1975 si occupa della progettazione di grandi edifici pubblici come la Biblioteca centrale di Seattle, la Fondazione Prada, la Biblioteca nazionale del Qatar ecc.

Il Lantern, questo il nome dell’edificio riconvertito, fungerà da appendice per la Library Street Collective, una galleria d’arte contemporanea; è composto da tre strutture di un unico lotto collegate tra di loro, ma realizzate in tempi diversi. Il Lantern ospiterà anche due associazioni senza scopo di lucro, la Signal-Return, che si occupa di tramandare la stampa tipografica tradizionale e la PASC(Progressive Arts Studio Collective), che si occupa invece di sostenere adulti con disabilità attraverso l’arte, lo spazio a loro dedicato sarà di circa 800 metri quadrati. Ci saranno poi studi d’artista economicamente abbordabili su un’estensione di 492 mq, una galleria d’arte, 372 mq dedicati a spazi commerciali creativi.

Fulcro del progetto diviene parte di un edificio di cui resta solo una parete di fondo, lo stato di degrado è tale che è andata perduta la copertura, motivo per cui esso diviene luogo ideale per l’ingresso e per le attività di maggior portata.

Una delle particolarità è la facciata a sud caratterizzata da 1500 bucature che permettono di osservare dall’esterno le attività svolte, nelle ore notturne creano invece giochi di luce sulla facciata stessa.


Nuovi dati ENEA sul Superbonus

fonte immagine:https://www.governo.it/it/articolo/superbonus-110-online-il-sito-dedicato/16081

Il Superbonus 110% per l’efficientamento energetico ha smosso investimenti pari a 27,5 miliardi di euro. Il dato, contenuto nel report mensile di Enea, fotografa la situazione fino a fine aprile, mostrando una crescita costante.

L'abituale report mensile conferma la crescita costante di uno strumento che, allo stato attuale, rende 3 miliardi di euro di investimenti mensili. A fine aprile risultano investimenti per 27,5 miliardi di euro, mentre la spesa registrata a fine marzo ammonta a 24 miliardi di euro e quella a fine febbraio a 21 miliardi di euro.

Il numero degli interventi asseverati è salito a quota 155.543 contro i 139.029 di marzo. I condomini, al momento, rappresentano solo il 15,7% degli interventi (24.263 interventi su un totale di 155.543) che hanno portato a beneficiare del Superbonus, mentre le case unifamiliari la fanno da padrone (52,7%, 81.973 interventi) assieme agli edifici funzionalmente indipendenti (31,7%, 49.303 interventi).

Gli interventi sui condomìni smuovono investimenti consistenti, ma richiedono anche tempi di programmazione e progettazione più lunghi. Per incentivarli, sarebbero quindi necessarie regole certe e un orizzonte temporale definito. D'altro canto la normativa sul Superbonus è invece in continuo mutamento, soprattutto le ultime novità in materia di cessione del credito hanno creato incertezze, scoraggiando i lavori.

Le Regioni nelle quali i cittadini stanno fruendo di più del Superbonus 110% sono la Lombardia con oltre 23mila cantieri per un valore di 4,6 miliardi di euro, il Veneto con più di 19mila cantieri dal valore di 2,7 miliardi di euro, il Lazio con quasi 14mila cantieri per un valore di 2,6 miliardi di euro e l’Emilia Romagna con oltre 12mila cantieri per un valore di 2,2 miliardi di euro. Così come accade a livello nazionale, anche nelle Regioni gli interventi nei condomìni risultano inferiori in numero, ma superiori in termini di importo degli investimenti ammessi alle detrazioni.

Sull'andamento degli investimenti incombono però le dichiarazioni del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, che nel suo discorso a Strasburgo ha attaccato pesantemente il provvedimento del superbonus: “Il nostro governo è nato come governo ecologico ma possiamo non essere d’accordo sul superbonus del 110% e non siamo d’accordo sulla validità di questo provvedimento con il quale il costo di efficientamento è più che triplicato, i prezzi degli investimenti sono più che tripli perché toglie la trattativa sul prezzo”.


L’edilizia sociale vista da Peris+Toral Arquitectes

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Il progetto degli architetti spagnoli per la città di Cornellà de Llobregat, vicino a Barcellona, all’insegna della dinamicità degli spazi e dell’efficienza energetica, vede la realizzazione di 85 abitazioni per un’estensione di 10.000 metri quadrati.

I progettisti Marta Peris e José Toral pongono l’individuo al centro dell’idea progettuale, un’approccio che ha permesso loro la vittoria al concorso di idee del 2017 promosso dall’area metropolitana di Barcellona, AMB, e l’ente pubblico IMPSOL.

L’edificio si compone di cinque livelli ed è realizzato interamente in legno, per la sua realizzazione sono stati impiegati circa 8.300 metri quadrati di legno di Paesi Baschi. La scelta materica ha favorito così l’industrializzazione del processo costruttivo ed una conseguente diminuzione dei tempi esecutivi nonché delle emissioni d i CO2, senza tralasciare l’ottimizzazione delle qualità costruttive.

Il rapporto con la città è reso solidale da un portico che funge da filtro tra lo spazio residenziale e quello pubblico andando a costituirsi quale piazza comunitaria, un patio centrale permette lo sviluppo di spazi intermedi, ai quattro angoli dell’edificio invece, sono posti i collegamenti verticali. Alle abitazioni si accede da terrazze che affacciano direttamente sul patio centrale, lo spazio è sapientemente gestito per evitare sprechi con la disposizione delle stanze di dimensioni indifferenziate, vi sono 18 appartamenti su ogni piano per un totale di 85. I moduli quadrati permettono una grande flessibilità degli ambienti, ogni casa dispone di cinque, sei o sette moduli, con al centro la cucina che funge da ambiente distributivo evitando i corridoi.

Il progetto risulta inoltre finalista del Premio EU Mies van der Rohe 2022 a dimostrazione del fatto che l’edilizia popolare può ambire oltre che alla fattibilità economica anche alla sostenibilità ambientale.


Wutopia Lab trasforma una fattoria in azienda hi-tech

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È l’ultimo progetto dello studio Wutopia Lab ed ha interessato aie e fienili in rovina dello Dongtanyuan, sede del gruppo alimentare Bright Food cinese.

L’intervento di ristrutturazione è stato piuttosto complesso ed esteso comprendendo circa 1500 mq ed il solo capannone principale è lungo 220 m. Il nome Golden Barnyard: Cockaigne of Everyman raccogli gli intenti dei progettisti di definire un luogo di eterno svago.

L’ispirazione progettuale ha come filo conduttore uno sgargiante color giallo che rimanda al colore del grano ed al raccolto come nel dipinto "Un paese di Juaja" di Brueghel. Ad interrompere la distesa di cemento color oro vi sono linee di un rosso scuro che definiscono percorsi ed ancora una volta lasciano pensare alle distese di campi. Laddove il terreno si increspa crea un effetto simile a quello dei cumuli di grano e sospendono la distesa pianeggiante. Uno dei progettisti, Ting Yu, ha infatti dichiarato:

“Ciò che associamo all'aia è uno stile di vita da fattoria e certe fantasie elementari del tempo. In ogni caso, il concetto di aia è semplice e concreto, così ho deciso di usare il colore dorato per simboleggiare il raccolto che non finisce mai. Volevo che il Cockaigne fosse un luogo di eterno svago, di cibo superbo e di edifici abitabili”.

L’innovazione progettuale che sfiora la land art non dimentica di prendere in considerazione l’architettura locale, in particolare quella delle antiche costruzioni dell’isola di Chongming, per il magazzino esistente invece è stata pensata una facciata in cemento. Il fienile ha mantenuto la sua struttura interna a due piani assecondando però le necessità della Bright Food di esporre prodotti agricoli, nasce così la Bright Milk House, che si caratterizza per i pannelli di policarbonato bianco che la ricoprono.

L’architetto Ting Yu aggiunge che: “Diversi elementi dell'edificio, come diversi ricordi, sono sparsi in questo campo di cereali, e ogni volta che si entra in uno di essi, sembra di innescare una storia di altri tempi che aspetta soltanto di essere scoperta”.


Superbonus 110% : le ultime criticità riscontrate dalle associazioni di settore

fonte immagine:https://www.scninfissi.it/oknoplaststore/superbonus-110/

Manca meno un mese e mezzo al fatidico 30 giugno ed il Governo tace sulla tanto attesa e agognata proroga per il completamento del 30% dei lavori Superbonus sulle unifamiliari, nonostante le varie promesse di mettere la questione in agenda subito dopo la pubblicazione del DEF.

“Il termine fissato a giugno per completare almeno il 30% dei lavori che interessano gli edifici unifamiliari va prorogato”, sostengono tutti i presidenti delle associazioni della filiera termoidraulica, dalla fabbricazione e distribuzione alla progettazione fino alla costruzione e installazione di impianti (AiCARR, ANGAISA, Aqua Italia, Assistal, Assoclima, Assotermica, CNA Installazione Impianti).

Nella nota delle associazioni si ribadisce l’importanza rivestita dagli edifici unifamiliari nell’ambito del Superbonus, rappresentando il segmento di immobili maggiormente interessato dall’applicazione della detrazione fiscale: come confermato anche dai dati più recenti diffusi da ENEA, che testimoniano la rilevanza degli interventi di efficientamento energetico sia per il loro valore in termini di sostenibilità, che dal punto di vista economico. Le maggiori difficoltà si stanno riscontrando nell’approvvigionamento dei materiali e componenti lungo tutta la catena produttiva, e l’incremento della domanda, trainata proprio dagli incentivi, che rende complicato il reperimento di professionisti, la maggior parte dei quali sono già gravati da carichi di lavoro importanti. Proprio per questo, le Associazioni chiedono al Governo una proroga al 31 dicembre 2022 per il completamento del 30% dei lavori Superbonus sulle unifamiliari. “Sappiamo che diverse forze politiche si sono già mosse per far approvare questa proroga in tempi brevi e, a questo proposito, ci auguriamo di poter trovare conferme il più presto possibile. Come abbiamo già avuto modo di dire più volte ci teniamo a sottolineare che la filiera si mette a completa disposizione delle Istituzioni non solo per quanto riguarda gli incentivi, ma per tutta la complessa partita della transizione energetica”.

Intanto l'Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) lancia un nuovo allarme legato ai cantieri di superbonus 110% che rischiano il blocco a cause dello stop delle banche alla cessione del credito. Una situazione che, secondo il Presidente dell’Ance Gabriele Buia “crea grandissimi problemi. Molti contratti rischiano di saltare e con l’esaurimento del plafond delle banche molte imprese non avranno la possibilità di scontare il credito”.

"È un disastro" attacca Buia, che vede la causa “nel proliferare di aziende che nulla hanno a che fare con il comparto delle costruzioni. Sono mesi che ci sgoliamo denunciando la nascita di quasi 12mila nuove società che si sono iscritte alle Camere di Commercio con il codice Ateco delle costruzioni ma che in realtà non hanno nulla a che fare con il nostro mondo, che anzi subisce solo gli effetti peggiori di questa speculazione”.

Intanto, è all'esame del Parlamento la legge di conversione del Decreto Bollette, all'interno della quale si dovrebbe inserire una nuova modifica al meccanismo delle opzioni alternativa che sbloccherà la quarta cessione da parte delle banche che hanno raggiunto la capienza fiscale.